"Armstrong 'pulito' al Tour 1999", critiche da Wada e UCI
Notizie di Ciclismo del 31.5
Amsterdam -
Un'inchiesta indipendente condotta dall'avvocato olandese Vrijman, che era stato investito dell'inchiesta lo scorso
ottobre dall'Uci, ha infatti stabilito
che il ciclista texano non fece uso di doping in quella edizione della Grand Boucle.
Lo scorso agosto, citando i risultati di un laboratorio sui campioni congelati riferiti
ai prelievi fatti al Tour del 1999, il quotidiano francese L'Equipe accuso' Armstrong
di avare fatto uso di Epo.
Nel rapporto di 132 pagine stilato da Vrijman,viene criticata l'azione della Wada,
l'agenzia internazionale dell'antidoping, per la condotta disdicevole tenuta nei confronti
di Armstrong e viene consigliato il ricorso ad un tribunale per decidere su ''eventuali
sanzioni per rimediare alle violazioni''.
Il rapporto spiega anche che l'Uci non ha danneggiato l'immagine di Armstrong fornendo al
quotidiano francese gli esiti dei controlli antidoping del 1999.
la Wada non ci sta
Losanna - L'agenzia internazionale dell'antidoping, la Wada, ha espresso ''grave preoccupazione e forte disappunto'' riguardo l'inchiesta indipendente dell'avvocato olandese Emile Vrijman, che, su commissione dell'Unione ciclistica internazionale, ha prosciolto Lance Armstrong dalle accuse di doping relative al Tour del 1999. Nella sua relazione, Vrijman, oltre a dichiarare innocente il ciclista texano, critica i metodi della Wada. ''L'agenzia non e' nella posizione di commentare avendo l'avvocato mancato all'elementare cortesia di far pervenire una copia della sua relazione, invece fornita alla stampa'', si legge nel comunicato della Wada.
''L'agenzia continua ad insistere sul fatto che una simile indagine avrebbe dovuto considerare tutti gli aspetti della vicenda e non soffermarsi solo sulla problematica relativa ai controlli antidoping resi pubblici e ai conseguenti, eventuali, danni di immagine provocati''.
La Wada, infine, conferma la sua posizione relativa al caso-Armstrong: ''L'inchiesta -conclude il comunicato- avrebbe dovuto rispondere invece ad una ovvia domanda: se l'atleta abbia o meno violato le norme antidoping''.
Anche Uci critica l' inchiesta olandese
Roma -
In un comunicato diffuso poco fa, l'organismo internazionale critica ''il comportamento di Vrijman, che si e'
espresso troppo presto contravvenendo agli accordi secondo i quali tutte le parti implicate
sarebbero state informate prima di qualsiasi commento pubblico''. ''Aspettando di ricevere la
versione definitiva del suddetto rapporto scritto da Mr. Vrijman -prosegue la nota-,
la UCI sottolinea il suo profondo risentimento circa lo spiacevole evolversi di questo caso''.
L' UCI, infine, rende noto che studiera' a fondo il documento di Vrijman prima di renderlo pubblico integralmente.
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