La vitamina C (acido ascorbico) La vitamina C (acido ascorbico) é assieme
alla vitamina E nel sangue e in altri fluidi extracellulari
tra gli antiossidanti più importanti.
La vitamina C é inoltre fondamentale nella formazione dei tessuti connettivi (collageni).
E'
contenuta in tutti gli agrumi (limone, arancia, pompelmo...), fragola,
kiwi, peperoni, cavolo, cavolfiore, pomodoro e anche in verdure verdi a
foglia come la lattuga o il radicchio.
La vitamina C serve:
aumenta le difese immunitarie
svolge un importante ruolo di antiossidante
entra nei processi di sintesi del collagene, dell'interferone, della
carnitina, degli ormoni surrenalici ecc. entra nei processi di produzione dell'energia
migliora l'assorbimento del
ferro.
CARENZE -scorbuto (anemia e indebolimento di denti, ossa, gengive e vasi sanguigni): era tipico dei marinai che nei secoli scorsi affrontavano lunghi viaggi in mare e non potevano alimentarsi con cibi freschi.
-scarsa resistenza alle infezioni
-emorragie, gengive sanguinanti, lividi
disturbi dell'area caratteriale: irritabilità o al contrario depressione
E' importante notare che la vitamina C (più ancora di altre) è una sostanza che viene facilmente distrutta
durante la cottura, la conservazione dei cibi (anche in frigorifero),
l'esposizione di questi all'aria e alla luce, inoltre il nostro organismo la elimina giornalmente attraverso
le urine e il sudore, quindi, mentre sono rare nei paesi occidentali le carenze gravi, può essere frequente
il caso di ipovitaminosi se nell'alimentazione mancano o sono scarse frutta e verdura fresche o in particolari
condizioni dell'organismo che necessitano di un aumento della dose giornaliera di vitamina C (per esempio il fumo
che la distrugge). Ad esempio, è stato calcolato che tre giorni di conservazione provocano perdite di vitamina C che vanno dal 36 all'80% in ortaggi freschi, e dal 35 al 45% in ortaggi surgelati.La normale cottura, dal canto suo, può causare perdite di vitamina C comprese fra il 25 e il 60%, a seconda del prodotto di partenza, della durata del trattamento e delle condizioni in cui questo avviene.
L'effetto dei processi tecnologici di conservazione è molto variabile. L'inscatolamento, ad esempio, provoca perdite che oscillano dal 50 all'80% nei vegetali (fino al 65% nella frutta) e dal 6 al 30% nei succhi di frutta. La surgelazione, invece, contiene tali perdite entro ambiti molto più ridotti (12-35%, e fino al 50%, nei vegetali, specialmente dopo il blanching", e solo 4% nei succhi di frutta) e a volte, per periodi di conservazione non troppo prolungati, la evita del tutto, perché blocca le attività metaboliche che invece proseguono nel prodotto fresco
vitamina B1
vitamina B2 O Riboflavina
vitamina B3 O Niacina o vitamina PP.
vitamina B5 o acido pantotenico
biotina
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